Attività educative Terra Sancta Museum

Giovani Palestinesi: dare vita alla storia

Giulia Camuffo11 Novembre 2025

«La collaborazione con CREA mi ha fatto capire che un museo per i palestinesi può essere molto più di un luogo di conservazione: può diventare uno spazio aperto e accessibile a tutti.»

Con queste parole, Yazan Jaber, educatore e illustratore palestinese del team di Hakayet Turath, coglie lo spirito di un processo che sta ridefinendo il ruolo del museo a Gerusalemme Est — trasformandolo da luogo di memoria a spazio di partecipazione. Hakayet Turath, che in arabo significa “storie dal patrimonio”, è un gruppo di giovani palestinesi nato dalla collaborazione tra l’ONG Pro Terra Sancta e CREA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Architetti, artisti, archeologi ed educatori lavorano insieme per rendere il museo un luogo vivo, capace di raccontare la storia attraverso esperienze condivise.


Uno dei nostri educatori con i bambini in visita al Museo Terra Sancta.

Il Museo nel Cuore della Città Vecchia

Il Museo Terra Sancta, promosso da Pro Terra Sancta e curato dai Francescani della Custodia di Terra Santa, si trova lungo la Via Dolorosa, nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme. Da oltre otto secoli, i Francescani custodiscono i Luoghi Santi, preservando e studiando la memoria storica del cristianesimo attraverso ricerche archeologiche. I reperti esposti, frutto di scavi e studi condotti fin dal XIX secolo, sono oggi organizzati in un percorso museale inaugurato nel 2016. Le esposizioni ricostruiscono la presenza di Gesù e delle prime comunità cristiane in questa regione. Gerusalemme, città distrutta e ricostruita sette volte, si presenta come un crocevia di popoli, religioni e culture. Come spiega Giulia Colaluce nell’articolo “Terra Sancta Museum: When History Becomes an Opportunity for Encounter”, il museo si configura come uno spazio di connessione e conoscenza condivisa, dove la storia diventa uno strumento di comprensione reciproca.

Un Polo Educativo Palestinese per Gerusalemme Est

Nel 2024 è iniziata una nuova fase per il Museo Terra Sancta con il lancio del programma triennale “Heritage Education Hub for Palestinian Youth”, finanziato dalla Commissione Europea. Il progetto mira a creare un dipartimento educativo permanente all’interno del museo, offrendo attività per le scuole, laboratori accessibili a persone con disabilità visive e nuove opportunità di lavoro per giovani professionisti palestinesi. Particolare attenzione è riservata anche all’insegnamento e alla conservazione della storia palestinese per le future generazioni.

Si tratta della seconda iniziativa sostenuta dall’Unione Europea per il museo, che si basa sull’eredità di “Terra Sancta Museum: A Living Museum for Young Palestinians”, il progetto raccontato da Giacomo Pizzi nell’aprile 2020, quando l’idea di un museo inclusivo all’interno della comunità locale ha cominciato a prendere forma. Oggi, il museo sta evolvendo in un vero e proprio centro educativo per una comunità sempre più bisognosa di nuovi spazi di espressione e dialogo.

A guidare questa evoluzione è la collaborazione con CREA, il Research Center for Education through Art and Cultural Heritage Mediation dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “Con CREA abbiamo ripensato il museo come uno spazio di libertà e partecipazione, capace di dare voce alla comunità in un contesto di oppressione identitaria come quello di Gerusalemme Est”, afferma Morgane Afnaim, project manager del team.

I corsi e i laboratori offerti dall’università stanno formando una nuova generazione di professionisti museali, e le lezioni online hanno favorito la creazione di una rete regionale che collega musei e spazi culturali nei Territori Palestinesi e in Giordania: dal Palestinian Heritage Museum di Gerusalemme Est al Palestinian Museum di Birzeit, fino all’ufficio Pro Terra Sancta di Amman. In un territorio segnato da restrizioni e confini invalicabili, gli strumenti digitali stanno creando una nuova forma di coesione sociale.

Il team all'opera nella formazione
Il team al lavoro durante la formazione.

Educazione Interculturale

Il 12 luglio la visione del progetto ha cominciato a prendere forma: come riportato dalla Custodia di Terra Santa nell’articolo Heritage Comes to Life: An Open Day for Families and Students at the Terra Sancta Museum”, la sezione archeologica del museo ha accolto decine di studenti e famiglie per un pomeriggio di scoperta e creatività.

L’evento, promosso da Pro Terra Sancta con il sostegno dell’Unione Europea, ha trasformato le sale del museo in uno spazio di incontro, dove bambini musulmani e cristiani hanno esplorato insieme la storia di Gerusalemme attraverso laboratori artistici e attività teatrali. “L’obiettivo principale è avvicinare la comunità palestinese di Gerusalemme a questo spazio, costruendo ponti tra la tradizione archeologica francescana e la popolazione locale”, spiega Afnaim.

Attraverso l’educazione e la riscoperta dell’identità, la collaborazione con l’Università Cattolica sta ridando vita al museo, dove la tradizione francescana si intreccia con le storie e i sogni delle nuove generazioni di palestinesi. In un territorio profondamente segnato dalla guerra e dalle crisi umanitarie, il museo diventa uno spazio di incontro culturale: non solo conserva il passato, ma lo restituisce alle comunità.

Perché la cultura può e deve diventare un linguaggio di pace, e il patrimonio può trasformarsi in simbolo di un nuovo senso condiviso di appartenenza.